Parte 1:

Lo scopo di questo breve post diviso in due parti, è farvi avere dubbi e toglierveli, prima di entrare in studio di registrazione ; sapere come ottimizzare i tempi e come prepararsi tecnicamente per ottenere il miglior risultato possibile. 
É fondamentale essere preparati su questi aspetti, poiché rimandare le decisioni a quando si è in studio comporta inevitabilmente perdita di tempo e insicurezza, a causa di decisioni prese in fretta. Consapevoli che in questo ambito non esistono regole, e che ciò che conta è il risultato, riportiamo di seguito alcune dritte da seguire per evitare di perdere tempo e ottenere il risultato migliore.

Ogni genere musicale ha le sue peculiarità, ed è molto difficile dare indicazioni univoche e che intersechino tutti i casi. La resa di un brano cambia molto tra sala prove e studio, e, spesso, una canzone che suona “completa” in sala prove, non lo sarà in studio.
Prima di entrare in studio vi invito a valutare attentamente tutte le parti che compongono i vostri brani, ponendo attenzione alla durata e all'efficacia delle strofe, degli stacchi e dei ritornelli. Una canzone scritta male difficilmente suonerà bene. Se uno stacco non lancia bene la parte successiva, il tecnico non potrà fare miracoli!
 Registrate le vostre prove, anche con un telefono o con un mic collegato al pc facendo sovraincisioni, ascoltatele e provate a fare dei cambiamenti (durata, tempo, accordi, etc), tenendo i migliori e cestinando i peggiori, secondo il vostro gusto. Ascoltate attentamente le vostre band di riferimento e fate caso alle strutture che utilizzano, ai suoni, agli arrangiamenti, a tutto ciò che caratterizza il loro stile, dopodiché cercate di capire qual è il vostro e come farlo “uscire” al meglio. Studiate le fondamenta della composizione.

Un buon arrangiamento può fare la differenza, perciò anche in questo caso vi invitiamo ad ascoltare attentamente i vostri brani e a capire cosa manca, cosa non va, cosa può dare valore aggiunto. Fate sempre diverse prove: soprattutto su chitarre e tastiere, provate a cambiare suoni, togliete le partiture monotone o che non danno qualcosa in più al brano; provate ad aggiungere strumenti ritmici (tamburello, shaker, mani, etc), insomma..sperimentate!
Chiudete un brano solo quando ne siete sicuri. Fare delle modifiche in studio spesso comporta prendere decisioni affrettate, insicurezza sul lavoro, e sopratutto tempo, che andrà a gravare sul vostro budget, e che potrebbe essere utilizzato per migliorare ulteriormente il risultato finale.

In generale, a livello tecnico, l'elemento più debole della vostra catena di strumentazione caratterizzerà il risultato finale. Quindi, se avete pedali della madonna collegati con cavi scarsi, questi pedali non renderanno quanto potrebbero. E’ importante che la catena sia equilibrata. Non chiedete al tecnico un sound di batteria alla Bonham, se suonate su una Yamaha accarezzandola! Cercate di capire cosa caratterizza il vostro stile, e insieme al tecnico provate a farlo emergere al meglio. La qualità della strumentazione e lo stato di manutenzione sono direttamente proporzionali al risultato: se avete dei piatti economici, suoneranno male! Così pure se avete una batteria della madonna, ma accordata male, o se avete strumenti in stato di grazia..e poi suonate male.

Nel prossimo post prenderemo in considerazione aspetti leagati a ogni singolo strumento, analizzando dinamiche e problematiche ricorrenti e riportando qualche possibile soluzione.

 

a presto e buona musica!

 

Lo Slam si trova tra Lazio ed Abruzzo, nel paese di Corvaro, a 5 minuti dall'uscita della A24 Valle del Salto, è quindi ben collegato con Avezzano, L'Aquila, Roma, Rieti, Terni e Perugia. Lo studio si trova in una zona isolata e tranquilla in mezzo al verde, nella quale si può suonare a tutti gli orari. Al piano superiore dello studio vi è uno splendido loft dove è possibile pernottare durante le sessioni di registrazione, dettaglio importante nella produzione di un disco: infatti grazie a questa possibilità ci si può immergere totalmente nella propria musica, lontano da distrazioni e stress tipici dei flussi di lavoro in città.